Thermal comfort pregnant woman. Comfort termico indoor donne incinta: un caso studio

Pubblicato sulla rivista internazionale SUSTAINABILITY l’articolo:
Indoor Thermal Comfort of Pregnant Women in Hospital: A Case Study Evidence

che riporta il risultato di una ricerca condotta con il Dipartimento di Architettura di Bologna (prof. Jacopo Gaspari): le donne incinta percepiscono il comfort termico in maniera differente (ovvio), in particolare la loro sensazione termica percepita (TSV) sembra corrispondere alla sensazione termica una “persona standard” con un metabolismo maggiore.
#comfort #thermalcomfort #pregnant #woman #hospital #article #science #environmental #sustainability #casestudy #evidence
Nel link l’articolo OPEN ACCESS

Sustainability 2019, 11(23), 6664; https://doi.org/10.3390/su11236664

https://www.mdpi.com/581408

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Urban Fuel Poverty

Urban Fuel Poverty, editor K.Fabbri by Elsevier

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(dalla premessa)
“La povertà è una condizione che dipende dal contesto sociale ed economico; secondo l’approccio del sociologo Georg Simmel, tra i primi a studiare il rapporto tra città e società, la condizione di povertà si manifesta non quando vi è una condizione di privazione, ma quando si riceve assistenza in quanto povero. In senso generale la povertà è presente quando un singolo soggetto non è in grado a vivere nelle stesse condizioni del contesto sociale di riferimento. Simmel punta l’attenzione sulla figura sociale del povero, escludendo le condizioni materiali di sussistenza: in un contesto dove tutta la società si trova in condizione di sotto-nutrizione, nessuno è povero, mentre in una condizione di abbondanza di cibo, chi ne è privo, e di conseguenza ha bisogno di assistenza, è identificato nella categoria sociale del “povero”. (Georg Simmel, “Der Arme”, in Soziologie Untersuchungen uber die Formen der Vergesellschaftung, Berlin, Dunker & Humbolt, 1908). 
(…)
Il libro Urban Fuel Poverty intende affrontare il contesto ambientale cittadino, nei paesi sviluppati, all’interno del quale si possono verificare condizioni di fuel poverty che dipendono, in maniera combinata da fattori sociali, economici, ambientali e con effetti sulla salute fisica, psicologica e sociale dei soggetti in tali condizioni. A questo si aggiunge un ulteriore fattore che è la invisibilità del problema fuel poverty; mentre sono evidenti i soggetti in condizioni di privazione assoluta (homeless, persone accudite dai servizi sociali etc.) chi non ha sufficienti reddito per pagare – a sufficienza – l’energia, vive al freddo mantenendo così una dignità sociale, o, più banalmente, senza ritenere che restare “al freddo” in casa per diverse ore della giornata, non è una condizione normale per tutti. Questa condizione è più comune di quanto è rilevato dai vari indicatori sociali, è nelle città eppure è – spesso – invisibile”
Kristian Fabbri

Table of Contents

Foreword
Kristian Fabbri

PART I – WHAT IS ENERGY FUEL POVERTY
1. Energy Poverty a definition
Victoria Pellicer-Sifres
2. Role of economy and income to fall in energy poverty. Policy act
Fateh Belaïd
3. Role of climate and city pattern
Teodoro Georgiadis
4. Role of building to fall in fuel poverty
Kristian Fabbri
5. Health impact of fuel poverty
Vincenzo Condemi and Massimo Gestro

PART II – HOW TO MEASURE FUEL POVERTY
6. Energy poverty indicators: energy price, income and statistics
Ivan Faiella and Luciano Lavecchia
7. Social and health-related indicators of energy poverty: An England case study
Jamie-Leigh Ruse, Helen Stockton and Peter Smith

PART III – HOW TO ACT TO TACKLE IT
8. Policy action
Jiří Karásek and Jan Pojar
9. Cities and buildings efficiency improvement of energy-poor household
Jacopo Gaspari
10. Health and social outcomes of housing policies to alleviate fuel poverty
Wouter Poortinga

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“SPEER Architettura e|è potere” : il LIBRO!

SPEER Architettura e|è potere

(di Kristian Fabbri ISBN 9788867640829 €.14.00)

è stato pubblicato dalla Casa Editrice LIBRIA, una piccola casa editrice specializzata in architettura che si è avventurata anche nel teatro.

Il Volume contiene il testo integrale del monologo, dal quale è stato tratto lo spettacolo prodotto da Gli Eredi, e due brevi post-fazioni sulla figura dell’architetto Albert Speer (di M.Antonicci e S.Nannini) e sul rapporto tra architettura a potere (di I.Tolic)

Modalità per l’acquisto:

1 – Direttamente presso la CASA EDITRICE LIBRIA, tel_fax +39 (0)972 236054 o mandando una e-mail a: ed.libria@gmail.com

http://www.librianet.it/contatti.php

2 – attraverso INTERNET nei siti di acquisto libri online:

http://www.ibs.it/code/9788867640829/scheda/libro.html

https://www.libroco.it/dl/Fabbri-Kristian/Libria/9788867640829/Speer-L-architettura-e%7Ce-potere/cw996263184580512.html

3 – ORDINANDO direttamente nella propria libreria di fiducia! In questo modo si fanno due azioni buone: la prima è che fate coprire la Casa Editrice al vostro librario (se non la conosce già) e la seconda riguarda il libro, dato che le librerie – di solito – ordinano due copie, una per il cliente l’altra da tenere in esposizione, così che altre persone possano vederlo, sfogliarlo e conoscere casa editrice.

***

La pubblicazione del monologo, oltre a rendermi felice, mi consente di fare alcuni ringraziamenti:

  • prima di tutto ringrazio l’editore, Antonio Carbone, dopo la proposta nella prima telefonata mi ha detto “… guarda che noi siamo piccoli, … se trovi un’altra casa editrice più grande va bene lo stesso, … l’importante è che i libri vadano per il mondo, non so se altre Case Editrici l’avrebbero pubblicato, ma dopo una frase cosi, … come fai a resistere;
  • ringrazio Gli Eredi, Ettore, per averlo letto per primo ed averlo fatto proprio, e poi, con Benoit e Sara, per averlo portato in scena;
  • ringrazio Micaela Antonucci e Sofia Nannini (post-fazione Albert:Speer sul costruire e distruggere) e Ines Tolic (L’architettura è un dialogo a tre voci) i loro contributi riescono a fornire al lettore il contesto nel quale si muove la figura drammaturgica del monologo.

In ultimo – last but not listringrazio i lettori, o chi vorrà parlare, pubblicizzare, divulgare, diffondere, condividere il post, etc. resto fermamente convinto che parlare, conoscere, discutere anche su cose terribili, faccia crescere.

Viva l’architettura!

Viva il teatro!

dalla quarta di copertina:
Il monologo, ispirato ai Diari segreti di Spandau scritti durante i vent’anni di carcere da Albert Speer, l’architetto di Hitler, l’uomo che ha modellato le sue monumentali ambizioni architettoniche, racconta la sua colpa e cerca di coinvolgere gli spettatori in una sentenza che potrebbe ricadere su di loro. Speer rappresenta una figura drammaturgica ambigua, bifronte: da un lato l’arte, la tecnica, la responsabilità della bellezza e dell’eternità, dall’altro il fascino del potere, l’ottusità dei propri desideri, la convinzione di operare per la bellezza come fine ultimo e bene supremo”.

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Lo spettacolo SPEER premiato: Premio SIPARIO – Sezione Carlo Terron

Premio SIPARIO – Sezione Carlo Terron

Il testo dello spettacolo SPEER Architettura e|è potere, ha vinto il
PREMIO AUTORI ITALIANI – 2015 PREMIO FONDAZIONE TEATRO CARLO TERRON – Sezione Monologhi,

organizzato dalla rivista di teatro Sipario, mensile che dal 1946 si occupa di teatro, balletto, opera lirica, cinema, scenografia, televisione, arti visive e alla pubblicazione di nuoviSIPARIO - PREMIO CARLO TERRON testi teatrali. (wikipedia).

Il testo è stato selezionato tra gli oltre 800 testi teatrali presentati al premio, ed ha vinto con la seguente motivazione:

“L’autore Kristian Fabbri nella sua veste di drammaturgo e architetto professionista, nel ricostruire la condanna di Albert Speer, architetto di fiducia di Adolf Hitler, l’unico capace di opporsi al dittatore, sostiene, che l’Architettura accompagnerà sempre il potere, e ciò è storicamente provato. Inoltre ci mostra un personaggio che vuol far valere sempre le sue ragioni, con un monologo costruito su una documentazione personale di Albert Speer.”

Il premio è stato ricevuto dall’autore, Kristian Fabbri, direttamente dagli attori Franca Nuti e Ferruccio Solari, lo storico Arlecchino i Giorgio Strehler, alla presenza del Direttore della rivista Mario Mattia Giorgetti.

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SPEER Architettura e|è potere

SPEER Architettura e|è potere

 

Testo di: Kristian Fabbri | Con: Ettore Nicoletti | Regia: Benôit Felix-Lombard | 

“L’architecture actuelle s’occupe de la maison, de la maison ordinaire et courante pour hommes normaux et courants.  Elle laisse tomber les palais. Voilà un signe des temps” Le Corbusier, in Vers l’architecture – 1924

“Non vi fidate degli architetti che non leggono” Kristian Fabbri, in Speer – 2015

Ironia della Storia, meno di dieci anni dopo le parole di Le Corbusier, Albert Speer inizierà a modellare le monumentali ambizioni architettoniche di Hitler.

Cos’è rimasto?

Poco o nulla. Ironia della Storia, per il più potente architetto del XX secolo. Durante i suoi 20 anni di carcere, Speer, disegnerà ciò che le generazioni future si ricorderanno di lui: la vita, il lavoro, i compromessi ed il rapporto faustiano con la figura del male e della tecnica.

Cos’è rimasto?

Un dubbio. Una colpa morale.

E un silenzio pesante fra le parole.

Una struttura-palco delle dimensioni di una cella, alcuni accessori e la musica come colonna vertebrale. Un monologo per rivelare il non detto: l’architetto e il suo potere sulle cose in cui abitiamo.

L’architetto e il potere sulla volontà.

 

Prova aperta: Sabato 26 settembre 2015 ore 21.00 : CESENA : c/o Festa dell’Architettura : Biblioteca Malatestiana – SALA LIGNEA

Ingresso Gratuito, posti limitati. E’ consigliata la prenotazione: 3478833862 

Replica

Domenica 11 Ottobre 2015 ore 17.00 : FORLI’ : Inserito nel progetto europeo :ATRIUM: ROTTE CULTURALI EUROPEE “Forlì Citta del 900 il Festival” c/o Mostra Valle Ex Gil, Viale della Libertà 2 

Commento dell’Autore:

Avremo sempre bisogno degli Speer, potremo eliminare gli Hitler, gli Himmler, i violenti, si riescono ad eliminare, quando il popolo è oppresso, potremo eliminare i Goering, e la potenza di chi manipola il pensiero, la realtà ha una sua forza evidente, ma non riusciremo mai a liberarci degli Speer. Avremo sempre bisogno di chi costruisce, delle industrie, delle armi, delle torri di comunicazione, ed ogni dispositivo tecnico, della Tecnica che consente il bello e la vita, in tutte le sue forme, incluso la guerra.

Nel dopoguerra Albert Speer, architetto personale di Hitler e poi Ministro degli Armamenti della Germania Nazista durante la seconda guerra mondiale, fu più volte oggetto di interesse da parte del dibattito architettonico. In “Albert Speer e Marcello Piacentini. L’architettura del totalitarismo negli anni trenta”, S.Scarrocchia, riporta una lettera dell’architetto Richard Neutra ad Albert Speer del 1968: “Ciò che a me interessa particolarmente è il fatto che lei più di ogni altra persona che io conosca avrebbe qualcosa da dire sul difficile equilibrio tra circostanze ambientali, proprie di un contesto sociopolitico, e il potere o l’iniziativa di una volontà individuale. Si sente sempre dire che Pietro il Grande o Pericle o Augusto imperatore hanno esercitato un influsso sulla configurazione dell’ambiente! Ma come hanno scelto questi personaggi i loro decisivi architetti, ammesso che abbiano operato una tale scelta, e come sono stati influenzati da loro oppure che cosa produce tali mutazioni nella storia dell’architettura? Oppure ai tratta solo di favole!

La storia, il potere trovano dimora e memoria nelle opere degli architetti e dei costruttori, Parigi e la Torre Eiffel, il Golden Gate, il Colosseo, il Partenone, il Pantheon, il Trocadero, la Grande Muraglia, la Statua della Libertà, Suez, Panama, le Piramidi, grandi opere e grandi tecnici al servizio del potere, oppure il contrario: il potere al loro servizio e loro al servizio della propria missione: L’Architettura.

Albert Speer è una figura emblematica e sfuggente, dominato dalla propria ambizione, e divorato dalle crisi di coscienza. La sua figura è un pretesto drammaturgico per affrontare, nel monologo, i dubbi che riguardano gli architetti, i tecnici, gli uomini, nel loro rapporto con l’autorità. Albert Speer rappresenta un archetipo: è l’ultimo architetto il cui ruolo è comparabile con gli architetti dei faraoni, degli imperatori di Napoleone. Il giudizio sull’uomo Speer è dato dalla Storia e dal processo di Norimberga, ciò nonostante durante il periodo in carcere e negli anni successivi, così come nelle proprie memorie, ha sempre cercato di distinguere il proprio doppio ruolo di uomo – e gerarca nazista – per il quale accetta il giudizio di Norimberga ed il ruolo di Architetto, rispetto al quale non è stato giudicato. A differenza di altre figure che ambigue nel proprio rapporto con il regime nazista, come Heisenberg, Speer non rinnega se stesso, ma, come architetto cerca l’indulgenza della storia.

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How to use online surveys to understand human behaviour

Qualche tempo fa chiesi di partecipare ad un sondaggio online per conoscere le modalità di ventilazione degli appartamenti, ho impiegato del tempo, ma son riuscito a completare la ricerca ed a pubblicarla sulla rivista
Advances in Building Energy Research con il titolo “How to use online surveys to understand human behaviour concerning window opening in terms of building energy performance
JPG_Intestazione_ABE-Ventilation_2015
Questo Post è per RINGRAZIARE TUTTI i 510 partecipanti ed in particolare Silvia Bencivelli (and “SilviaBencivelli Effect“) senza la quale sarebbe stato più difficile.
GRAZIE !!!

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I am very proud to present my last work:

Indoor Thermal Comfort Perception

A Questionnaire Approach Focusing on Children

Kristian, Fabbri

WP_20150725_002

 

  • Presents an in-depth examination of children’s perceptions of indoor thermal comfort
  • Provides guidelines for creating questionnaires to assess those perceptions
  • Takes into account the psychological and pedagogical aspects of thermal comfort judgmen
Providing a methodology for evaluating indoor thermal comfort with a focus on children, this book presents an in-depth examination of children’s perceptions of comfort. Divided into two sections, it first presents a history of thermal comfort, the human body and environmental parameters, common thermal comfort indexes, and guidelines for creating questionnaires to assess children’s perceptions of indoor thermal comfort. It then describes their understanding of the concepts of comfort and energy, and the factors that influence that perception. In this context, it takes into account the psychological and pedagogical aspects of thermal comfort judgment, as well as architectural and environmental characteristics and equips readers with the knowledge needed to effectively investigate children’s perspectives on environmental ergonomics.
The research field of indoor thermal comfort adopts, on the one hand, physical parameter measurements and comfort indexes (e.g. Predicted Mean Vote (PMV) or adaptive comfort), and on the other, an ergonomic assessment in the form of questionnaires. However the latter can offer only limited insights into the issue of comfort, as children often use different terms than adults to convey their experience of thermal comfort. The books aims to address this lack of understanding with regard to children’s perceptions of indoor thermal comfort.
The book is intended for HVAC engineers and researchers, architects and researchers interested in thermal comfort and the built environment. It also provides a useful resource for environmental psychologists, medical and cognitive researchers.

 

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Libri al Fresco – La Biblioteca Malatestiana su Radio 3 Scienza

Mercoledì 10 giugno la trasmissione Radio3Scienza ha mandato in onda un servizio sulla Biblioteca Malatestiana di Cesena.

Qui il link alla pagina di Radio3Scienza

Qui il Podcast

Qui l’audio

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Triceratopo

TriceratopoDel battere il pugno sul tavolo: un sottotitolo che parla da sé, e forse, più che una dichiarazione esplicita della poetica di un autore, è l’espressione di un modo di agire, e reagire, nella vita, con rabbia, forse con durezza, ma soprattutto con disillusione.
Se la politica non riesce a cambiare la società, e la società a portare avanti una nuova generazione di politici, e se l’unica certezza che rimane assomiglia a un urlo nel deserto, i versi di Triceratopo, di Kristian Fabbri, sembrano una voce senza eco, aspra e tagliente, che non risuona ma vorrebbe comunque arrivare lontano.
E non potendo oltrepassare nessun paesaggio, si trasforma in paesaggio, fin nelle sue componenti essenziali, e in spazio, fatto di linee e di parole viaggianti, nel tentativo, remoto, di giungere all’orecchio di un “Dio qualunque”. Volgendo direttamente allo spirito, l’ultima lirica esprime, quasi, con ritrovata speranza:

“Beati i miti / ché erediteranno la terra / e la vorrei questa terra / così da visitarne ogni
paese, / l’eternità a scoprire ogni sasso / ogni albero divenuto forma / storia e coscienza / da mano d’uomo, / racconto d’oneri, / ed onori di quotidiane / soluzioni e diletto.”

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Drammaturgia Carnot

Carnot - FersenProva drammaturgica su Carnot,
cercasi compagnia teatrale

 

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